
Uri
Paese del Coros-Logudoro, a mezza via tra Alghero e Sassari, nel nord-ovest della Sardegna, celebre per eccellenze agroalimentari (olio e carciofi) e un nuraghe nel centro storico
Territorio
Sorge tra colline e vallate, vicino al lago Cuga, attrazione paesaggistica, habitat di rari uccelli acquatici e paradiso della pesca sportiva, valorizzata ad agosto dal Kuga Festival. Uri è un centro di tremila abitanti del Coros, sub-regione nord-occidentale del Logudoro, distante 15 chilometri da Sassari e 18 da Alghero. Nel territorio si alternano aspri rilievi di rocce calcaree, basaltiche e trachitiche e dolci colline ricoperte da rigogliosa macchia mediterranea e coltivate a cereali, vigneti, oliveti e carciofeti. Il toponimo, di probabili origini preromane, è di etimologia incerta, dato che contiene la base paleosarda Ur, comune a molti nomi sardi, ed è confrontabile con il basco Ur, ossia acqua, e Urium ossia acqua fangosa, per le caratteristiche del terreno dove la cittadina è sorta..


Cenni Storici
Le prime tracce della presenza umana risalgono alla preistoria, nell’età nuragica, come è testimoniato dal nuraghe di Santa Caterina, proprio nel centro del paese, e dal fatto che nel territorio di Uri vi sono più di quaranta nuraghi. Successivamente vengono realizzati alcuni insediamenti riferibili al periodo della Roma repubblicana e imperiale. Nel medioevo, in seguito alla costituzione dei quattro regni indipendenti, Uri fa parte del giudicato di Torres, nella curatoria di Coros, e la sua storia è strettamente legata a quella della baronia di Osilo e poi di quella di Usini, poi trasformata in contea, ed a quest’ultima rimandiamo per approfondimenti.
Vicino al paese svetta la lunga stele di Pedra Longa, fronte di una tomba di Giganti del Bronzo medio. Uri continuò a essere abitato anche in epoca romana.
Feste e Sagre
La seconda domenica del mese di marzo, a Uri si tiene la sagra del
carciofo. La prima edizione della sagra ha avuto luogo nel 1990, e ogni
anno si celebra il prodotto più famoso della zona. Si tratta di una due
giorni intensa di eventi di carattere gastronomico, incentrata sulla
promozione e valorizzazione del prodotto, oltre ad una serie di
manifestazioni collaterali che attirano un pubblico sempre più numeroso, l’edizione 2023 ha contanto più di 10mila presenze.


Da Vedere
- Il Municipio di Uri
- La nuova chiesa di Santa Maria de Pauli
- Il nuraghe ed il villaggio nuragico di Santa Caterina
- L’abbazia di Nostra Signora di Paulis
- Il lago del Cuga
- La chiesa di San Leonardo di Cuga
- Sa Pedra Longa

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